riguardo agli ultimi giorni in ufficio non ho molto da dire. ho capito alcune cose, però:
- pur avendo partita iva, sono considerata come una dipendente
- pur essendo considerata come una dipendente, non ho gli stessi giorni di ferie dei dipendenti
- pur avendo meno giorni di ferie di una dipendente, non vengo pagata più di una dipendente
- pur facendo un lavoro sottopagato, devo considerarmi fortunata per l'opportunità che l'azienda ha deciso di darmi
- pur avendo questa grande opportunità di crescita, devo fare altri 2/3/4 lavori per mantenere la mia indipendenza
- pur facendo altri 2/3/4 lavori devo avere l'entusiasmo per rimanere in ufficio più del dovuto per sessioni collettive di brainstorming
- pur con tutte le sessioni collettive di brainstorming del mondo, la nostra cultura del lavoro mi sembra vittima di un processo a senso unico che la porta ad inaridirsi sempre di più.
ci hanno fregati. ci hanno venduto condizioni di lavoro simili a quelle dei nostri nonni in una confezione scintillante, che ci ha attratti con la promessa di lavori prestigiosi e ci intrappola ogni giorno in una routine lavorativa da fabbrica del ventunesimo secolo.
ma a noi sta bene, perché noi non siamo operai del ventunesimo secolo, siamo imprenditori di noi stessi: ci hanno venduto - e abbiamo comprato in massa - anche questa illusione.
1 comments:
rachele, hai ragione. e visti i giorni la foto è quanto mai rappresentativa. stiamo piangendo tutti.
barbara
Posta un commento