lunedì 12 luglio 2010

in cui va tutto bene

l'armatura che mi ha accompagnata per gli ultimi 50 giorni è stata ufficialmente accantonata e il mio corpo è libero di respirare,
metto su second chance di liam finn per due ragioni:

  1. mi riporta in un nanosecondo alla nuova zelanda
  2. ha un titolo decisamente appropriato per la situazione
non me lo ripeto mai abbastanza, quanto sono stata fortunata a scamparla.
pensavo che la vita, in questo periodo, avrebbe subito una bella battuta d'arresto, un po' come il fiato che ti si strozza in gola quando piangi da piccola, e ti manca il respiro.
invece è andata avanti, anche se tutto sommato io sono stata molto ferma.
è andata avanti grazie agli occhi dei miei amici: di federica che mi ha raccontato dei calzini bianchi di eddie vedder sul palco dell'heineken jammin festival e di irene che mi ha scritto del live dei pearl jam e dei grizzly bear a londra come se fossi lì.
(agli amici come "prolungamenti" della nostra persona non avevo mai pensato, non - almeno - in accezione positiva. e invece anche attraverso loro la mia vita è proseguita a un'andatura abbastanza sostenuta, senza attimi di solitudine o sconforto)
è andata avanti grazie ai sogni che - è noto - nascono in posizione orizzontale e fioriscono ancora più rigogliosi se alimentati dalla stessa posizione orizzontale.
è andata avanti soprattutto perchè la vita va avanti, a prescindere dalle nostre ansie, dalle preoccupazioni e dalle nevrosi.
lo dimostra la mia vertebra L1 che in poco meno di due mesi ha rimarginato la frattura che l'aveva danneggiata il 9 maggio scorso.
silenzioso, discreto e risoluto, il mio corpo si è dato da fare e ha riparato quello che c'era da riparare.
sfortunatamente non va sempre così, ma quando succede sembra un miracolo, anche per chi non crede in nessun dio dai poteri soprannaturali, ma nel potere guaritore della natura.

[e della musica, certo certo. e quindi ringrazio di tutto cuore sia bruce springsteen sia eddie vedder, ma anche josh ritter e brian fallon (che provvederò a ringraziare di persona), fedeli compagni di infinite notti passate a fissare il soffitto della mia stanza]

6 comments:

Byron ha detto...

We got our own roads to ride and chances we gotta take
We stood side by side each one fightin' for the other
We said until we died we'd always be blood brothers (*)

Anonimo ha detto...

Un abbraccio! :-)

Rachele ha detto...

come aveva fatto a sfuggirmi blood brothers è un mistero.
:)

simone ha detto...

olè!!

simone ha detto...

(ps: forse sai forse non sai, comunque linko: http://www.youtube.com/watch?v=BwGkvcxSXCA )

Rachele ha detto...

grazie simo, non avevo ancora visto il link!

 
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