venerdì 11 giugno 2010

in cui mi ero dimenticata di dirvi di un libro #1


cos'è? what is the what?
what is the what potrebbe essere liquidato come l’ennesimo romanzo che racconta la storia (vera) di un bambino sudanese che, per sfuggire alla guerra civile, si incammina, insieme ad altre migliaia di bambini, verso l’etiopia. ma relegare questo lavoro di dave eggers nella categoria dei romanzi verità costruiti sullo sfondo della guerra sarebbe fargli un enorme torto.
e noi di torti, a dave eggers, non li facciamo.
what is the what è soprattutto un libro sul viaggiare e sulla necessità di raccontare storie.
valentino è scappato dalla guerra civile sudanese e ora vive ad atlanta. sente bussare alla porta di casa e non ha motivo per non aprire. si trova di fronte una donna e poi un uomo, che – entrati a forza – lo legano, imbavagliano e lo lasciano a terra ad assistere al furto di tutti i suoi oggetti più preziosi.
valentino, stordito e indifeso, comincia a ricordare: il sudan, la sua famiglia, l’abito giallo della madre e i giochi da bambino.
ricorda, certo, ma nel farlo – sdraiato e dolorante sul pavimento – intesse prima di tutto una storia che non vuole tenere per sé.
vuole che le sue parole arrivino prima alla donna, poi all’uomo e infine al bambino che i due rapinatori gli mettono in casa per assicurarsi che valentino non scappi.
eccola, la necessità di raccontare, che emerge di fronte a gesti e a situazioni che non comprendiamo.
è per la ricerca di empatia con esseri umani diversi da noi che abbiamo bisogno di raccontarci.
così fa valentino. la sua storia è quella di un sudan martoriato dalla guerra civile, di amici visti morire, di corse frenetiche e lunghe camminate, della lotta per il cibo e per la salvezza, dell’amore per tabitha.
il viaggio che intraprende non è un viaggio di piacere, ma è viaggio nel più profondo dei sensi. valentino lascia la sua famiglia e il villaggio in cui è nato per attraversare il sudan, finire in etiopia e poi negli stati uniti. nel farlo è costretto a scoprire un concetto di casa che astrae da luoghi fisici e si radica più in profondità.
raccontare la sua storia diventa così anche l’unico modo che valentino ha per riappropriarsene.
in uno splendido passaggio verso la fine del libro, valentino, arrivato in etiopia e pronto a partire per gli stati uniti, riesce a riallacciare i contatti con il padre, che credeva morto.
valentino non vuole più partire, vuole ritornare in sudan con la sua famiglia, ma il padre gli dice che andare in america è l’unico modo per rivedere lui e la madre, un giorno.
il viaggio di valentino è, fin dall’inizio, un viaggio verso casa.
per ritornare bisogna partire.
per trovare dentro di noi il concetto di casa dobbiamo lasciare casa.
e dave eggers lo sa bene,
(e anche io lo so bene).

0 comments:

 
Web Statistics