questo post non fa parte di una campagna contro l'uso delle droghe.
il fatto è che il guardian di sabato pubblicava ten rules for writing fiction. nell'articolo, suddiviso in due parti, alcuni autori (richard ford, margaret atwood, neil gaiman, elmore leonard e jonathan franzen tra gli altri) snocciolano i loro consigli agli aspiranti scrittori. e io non ho resistito.
considerato il fascino dei decaloghi e delle liste (umberto eco ne sa qualcosa, e anche simonerossi) e considerato che - secondo me - chi aspira a scrivere, aspira a vivere, ecco il parallelismo del titolo: vivere è scrivere, e il decalogo dei grandi scrittori angloamericani sì, si può applicare alla vita reale. scommettiamo?
1. have regrets. they are fuel, on the page they flare into desire (geoff dyer).
avere rimorsi significa aver sbagliato,
aver sbagliato significa aver provato,
citazione per citazione, lo riassumeva bene beckett: ever tried. ever failed. no matter. try again. fail again. fail better.
2. do it every day (geoff dyer)
se non è la scrittura, che sia qualsiasi altra cosa che ti faccia sentire vivo.
se non riesci a comprendere il significato di "sentirsi vivo" temo che tu non ti ci sia mai sentito.
fila a provarci.
3. description is hard. remember that all description is an opinion about the world. find a place to stand. (anne enright)
il post di matteo bordone [il messaggio di sta minchia, avatar] mi ha colpita tanto che ancora me lo ricordo. premesso che la risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto non è 42 e probabilmente non esiste, non è un peccato mortale cercare di dare significato al mondo che ci circonda: dai film alle relazioni con gli altri. farlo non significa perdersi il piacere di vivere la vita, significa viverla con più lucidità. non ne avrete una visione più chiara, ma provarci ne sarà valsa la pena (vedi punto 1).
4. tell the truth through whichever veil comes to hand - but tell it. (zadie smith)
dire la verità (la nostra verità) si traduce nel coraggio di spogliarci del superfluo per cercare densità e significato in ciò che rimane. e quel che resta è prezioso.
5. beginners, especially, seem to think that writing fiction needs a special kind of flowery prose (sarah waters).
per dire ciò che vogliamo bastano davvero poche parole. sempre.
6. don't wait for inspiration. discipline is the key. (esther freud)
questo è un errore che commettiamo in molti. e dicendo molti intendo me.
aspettare il momento giusto, la taglia di jeans ideale, la conoscenza adeguata o l'atmosfera perfetta (per non parlare dell'uomo perfetto) non ci prepara meglio alla vita (e non ci risparmia le delusioni).
la vita vissuta da impreparati ci prepara alla vita.
e per vivere da impreparati ci vuole disciplina.
7. style is the art of getting yourself out of the way, not putting yourself in. (david hare)
la vita non è una questione di "io" ma di "noi". ancora più spesso è una questione di "loro".
siamo ed esistiamo solo perchè ci relazioniamo agli altri: vivere con stile ha a che vedere con questa consapevolezza, più che con il nuovo negozio della abercrombie.
8. defend yourself. find out what keeps you happy, motivated and creative. (a.l. kennedy)
questa non sembra nemmeno una regola di scrittura.
difenditi non tanto dagli altri ma dall'inclemenza che hai nei tuoi stessi confronti. alla fine la vita si riduce a poche importanti cose. vuoi davvero sprecarla facendo qualcosa che ti è insopportabile? e se ti stai chiedendo se sei autorizzato - di punto in bianco - a cambiare direzione, la risposta è sì.
il mondo in persona ti autorizza.
9. and the good things will make you remember them, so you won't need to take notes. (a.l. kennedy)
per quanto una persona possa amare la scrittura, la pittura o - nel caso mio - la fotografia, i ricordi più belli non avranno bisogno del nostro aiuto per rimanere.
quella sera in auto con heartbeats di josé gonzales in sottofondo e la pioggia torrenziale fuori io non l'ho fotografata, non ne ho mai scritto. alle volte non ce n'è bisogno.
con te, per esempio, non ce n' è mai stato bisogno.
il fatto è che il guardian di sabato pubblicava ten rules for writing fiction. nell'articolo, suddiviso in due parti, alcuni autori (richard ford, margaret atwood, neil gaiman, elmore leonard e jonathan franzen tra gli altri) snocciolano i loro consigli agli aspiranti scrittori. e io non ho resistito.
considerato il fascino dei decaloghi e delle liste (umberto eco ne sa qualcosa, e anche simonerossi) e considerato che - secondo me - chi aspira a scrivere, aspira a vivere, ecco il parallelismo del titolo: vivere è scrivere, e il decalogo dei grandi scrittori angloamericani sì, si può applicare alla vita reale. scommettiamo?
1. have regrets. they are fuel, on the page they flare into desire (geoff dyer).
avere rimorsi significa aver sbagliato,
aver sbagliato significa aver provato,
citazione per citazione, lo riassumeva bene beckett: ever tried. ever failed. no matter. try again. fail again. fail better.
2. do it every day (geoff dyer)
se non è la scrittura, che sia qualsiasi altra cosa che ti faccia sentire vivo.
se non riesci a comprendere il significato di "sentirsi vivo" temo che tu non ti ci sia mai sentito.
fila a provarci.
3. description is hard. remember that all description is an opinion about the world. find a place to stand. (anne enright)
il post di matteo bordone [il messaggio di sta minchia, avatar] mi ha colpita tanto che ancora me lo ricordo. premesso che la risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto non è 42 e probabilmente non esiste, non è un peccato mortale cercare di dare significato al mondo che ci circonda: dai film alle relazioni con gli altri. farlo non significa perdersi il piacere di vivere la vita, significa viverla con più lucidità. non ne avrete una visione più chiara, ma provarci ne sarà valsa la pena (vedi punto 1).
4. tell the truth through whichever veil comes to hand - but tell it. (zadie smith)
dire la verità (la nostra verità) si traduce nel coraggio di spogliarci del superfluo per cercare densità e significato in ciò che rimane. e quel che resta è prezioso.
5. beginners, especially, seem to think that writing fiction needs a special kind of flowery prose (sarah waters).
per dire ciò che vogliamo bastano davvero poche parole. sempre.
6. don't wait for inspiration. discipline is the key. (esther freud)
questo è un errore che commettiamo in molti. e dicendo molti intendo me.
aspettare il momento giusto, la taglia di jeans ideale, la conoscenza adeguata o l'atmosfera perfetta (per non parlare dell'uomo perfetto) non ci prepara meglio alla vita (e non ci risparmia le delusioni).
la vita vissuta da impreparati ci prepara alla vita.
e per vivere da impreparati ci vuole disciplina.
7. style is the art of getting yourself out of the way, not putting yourself in. (david hare)
la vita non è una questione di "io" ma di "noi". ancora più spesso è una questione di "loro".
siamo ed esistiamo solo perchè ci relazioniamo agli altri: vivere con stile ha a che vedere con questa consapevolezza, più che con il nuovo negozio della abercrombie.
8. defend yourself. find out what keeps you happy, motivated and creative. (a.l. kennedy)
questa non sembra nemmeno una regola di scrittura.
difenditi non tanto dagli altri ma dall'inclemenza che hai nei tuoi stessi confronti. alla fine la vita si riduce a poche importanti cose. vuoi davvero sprecarla facendo qualcosa che ti è insopportabile? e se ti stai chiedendo se sei autorizzato - di punto in bianco - a cambiare direzione, la risposta è sì.
il mondo in persona ti autorizza.
9. and the good things will make you remember them, so you won't need to take notes. (a.l. kennedy)
per quanto una persona possa amare la scrittura, la pittura o - nel caso mio - la fotografia, i ricordi più belli non avranno bisogno del nostro aiuto per rimanere.
quella sera in auto con heartbeats di josé gonzales in sottofondo e la pioggia torrenziale fuori io non l'ho fotografata, non ne ho mai scritto. alle volte non ce n'è bisogno.
con te, per esempio, non ce n' è mai stato bisogno.
5 comments:
mia cara, applausi scroscianti.
g r a z i e, altro che consigli di scrittura, qui hai messo links a consigli per la vita.
grazie di aver condiviso.
bello, quasi un vade-mecum indispensabile, magari da tenere nella tasca dei jeans di una taglia in più
grazie ragazzi son contenta che vi sia piaciuto :)
ci faccio il poster. adesso trovo il modo e lo trovo, eh.
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