domenica 28 febbraio 2010

in cui è meglio sputtanarsi o scomparire?

è arrivato quel momento dell'anno in cui rivedo alta fedeltà e ne traggo nuovi insegnamenti di vita.

pochi minuti dopo l'inizio, rob ci introduce ai suoi due colleghi di lavoro: barry (l'immenso jack black) e il timido dick (todd louiso). barry, fondamentalmente, è un cazzone, ma fa la domanda giusta al momento giusto:
barry: rob, top five musical crimes perpetuated by Stevie Wonder in the '80s and '90s. go. sub-question: is it in fact unfair to criticize a formerly great artist for his latter day sins, is it better to burn out or fade away?
solamente un'analisi superficiale classificherebbe la domanda come stupida, e fuori tema rispetto all'argomento che trattiamo in questo post, ovvero: in amore è giusto accontentarsi?
è meglio sputtanarsi o scomparire, chiede barry nella versione italiana della domanda.
secondo rob è evidentemente meglio sputtanarsi, tanto che riesce a riconquistare laura, con la stessa motivazione che muove i protagonisti di eternal sunshine of the spotless mind, ovvero:
joel: I can't see anything that I don't like about you.
clementine: But you will! But you will. You know, you will think of things. And I'll get bored with you and feel trapped because that's what happens with me.
joel: Okay.
clementine: [pauses] Okay.
billy crystal in harry ti presento sally la pensa in modo molto diverso. per lui sally è perfetta così e when you realize you want to spend the rest of your life with somebody, you want the rest of your life to start as soon as possible.
così anche jesse e celine in prima dell'alba + prima del tramonto, tanto che lei dice: I put all of my romanticism into that one night and I was never able to feel all this again.
tom hansen pensa che summer sia l'unica, ma poi scopre autumn.
e insomma,
la cultura pop tira e molla in due direzioni diverse:
1) la nostra anima gemella esiste, è unica e va solo trovata, un po' come dio

2) esistono più "anime gemelle", ognuna per una fase diversa della nostra vita
da atea quale sono, ho sempre preferito la seconda opzione alla prima.
la seconda prospettiva ha, però, una piccola falla: di fronte alla prospettiva di un viaggio in solitaria alla ricerca dell'anima gemella, ci rifugiamo più del dovuto in relazioni passatempo con persone che ci piacciono, ma mai abbastanza.
è intelligente, ma non sopporto il suo senso dell'umorismo,
è bello, ma ha un ego di proporzioni incontenibili
è simpatico, sai, ma instabile come una donna prima del ciclo
ogni volta che il "ma" subentra nella descrizione della persona con cui stiamo uscendo, con cui vorremmo uscire o con cui - ancora peggio - siamo già uscite,
ogni volta che quel "ma" fastidioso e pungente subentra
bisognerebbe mollare la presa e continuare a viaggiare in solitaria.
scomparire è sempre meglio di sputtanarsi.
(ho detto meglio, non più facile).

5 comments:

Violetmaya ha detto...

Ciao! E' la prima volta che ti leggo. Complimenti per la tua analisi, davvero!
Ripasserò! Buon inizio settimana!
: )
Maya

Rachele ha detto...

grazie maya :)

alli ha detto...

grazie rachel per essere sempre così chiara.

AnniKa ha detto...

secondo me qualche "ma" (certo, poi c'è "ma" e "ma") ci vuole. fa bene.
l'importante è che poi si riesca ad andare avanti con la stessa convinzione, noncuranti dei "ma" che ci scorticano le ginocchia lungo la strada. altrimenti, sì, è decisamente meglio scomparire.

unospaziolibero ha detto...

Ultimamente sto scoprendo il valore dei ma, della sopportazione dei ma, nonché la lieta levità dei passatempi e il loro valore esperienziale.

 
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