il quinto episodio della seconda serie di being human ruota attorno a un flash back di mitchell.
(being human è una serie tv inglese ambientata a bristol. ci sono Annie, la ragazza fantasma, George, il licantropo, e Mitchell, il vampiro vecchio un secolo. sono tutti non-umani eppure la serie si intitola being human. non true blood, non the vampire diaries: being human, su schermo nero, in bianco. e basta.)
nel quinto episodio della seconda serie i tre protagonisti - non-umani per definizione - se la devono vedere con un mondo di esseri umani più disumani di loro. mitchell, che non succhia sangue da anni, ricorda con un flashback l'anno (1969) in cui smise di uccidere umani per nutrirsi. la causa? una donna: che in qualche modo aveva visto oltre la sua apparenza da assassino e gli aveva, alla fine, promesso di aiutarlo a salvarsi. perchè? "perchè da solo non sono capace". di salvarmi.
la fase postfemminista che sto attraversando da qualche anno a questa parte mi strappa un sorriso scettico, quando sento mitchell uscirsene con questa stronzata. gli anni e numerosi test clinici hanno infatti dimostrato che l'80% delle volte so cavarmela benissimo da sola.
la quinta puntata di being human si conclude con mitchell che chiede a lucy, la dottoressa con cui flirta, di aiutarlo a salvarsi (di nuovo, sì) perchè da solo non ce la può fare (di nuovo, sì).
stacco.
flashback sulle sue stesse parole nel 1969.
in sottofondo: somebody to love dei jefferson airplane.
(being human è una serie tv anomala rispetto alle sue cugine americane e fa un uso altrettanto anomalo - e fantastico - della colonna sonora)
così, e non perchè lo dica mitchell (il mio personaggio preferito dopotutto è george), ci ho ripensato. è vero: in quanto esseri umani (quasi) tutti sappiamo cavarcela nella gran parte delle situazioni.
la difficoltà sta nel permettere a noi stessi di amare qualcun altro e nel concedere a quella persona abbastanza spazio per poterci aiutare, anche quando ce la faremmo da soli.
dev'essere la nostra anima gemella? deve avere i nostri stessi gusti? deve essere compatibile con noi?
non necessariamente.
non è l'altra persona a dover soddisfare i nostri dettagliatissimi prerequisiti, siamo noi a dover essere in grado di chiedere aiuto. perchè? "perchè da soli non siamo capaci".
grazie mitchell, ti devo un favore.
(being human è una serie tv inglese ambientata a bristol. ci sono Annie, la ragazza fantasma, George, il licantropo, e Mitchell, il vampiro vecchio un secolo. sono tutti non-umani eppure la serie si intitola being human. non true blood, non the vampire diaries: being human, su schermo nero, in bianco. e basta.)
nel quinto episodio della seconda serie i tre protagonisti - non-umani per definizione - se la devono vedere con un mondo di esseri umani più disumani di loro. mitchell, che non succhia sangue da anni, ricorda con un flashback l'anno (1969) in cui smise di uccidere umani per nutrirsi. la causa? una donna: che in qualche modo aveva visto oltre la sua apparenza da assassino e gli aveva, alla fine, promesso di aiutarlo a salvarsi. perchè? "perchè da solo non sono capace". di salvarmi.
la fase postfemminista che sto attraversando da qualche anno a questa parte mi strappa un sorriso scettico, quando sento mitchell uscirsene con questa stronzata. gli anni e numerosi test clinici hanno infatti dimostrato che l'80% delle volte so cavarmela benissimo da sola.
la quinta puntata di being human si conclude con mitchell che chiede a lucy, la dottoressa con cui flirta, di aiutarlo a salvarsi (di nuovo, sì) perchè da solo non ce la può fare (di nuovo, sì).
stacco.
flashback sulle sue stesse parole nel 1969.
in sottofondo: somebody to love dei jefferson airplane.
(being human è una serie tv anomala rispetto alle sue cugine americane e fa un uso altrettanto anomalo - e fantastico - della colonna sonora)
così, e non perchè lo dica mitchell (il mio personaggio preferito dopotutto è george), ci ho ripensato. è vero: in quanto esseri umani (quasi) tutti sappiamo cavarcela nella gran parte delle situazioni.
la difficoltà sta nel permettere a noi stessi di amare qualcun altro e nel concedere a quella persona abbastanza spazio per poterci aiutare, anche quando ce la faremmo da soli.
dev'essere la nostra anima gemella? deve avere i nostri stessi gusti? deve essere compatibile con noi?
non necessariamente.
non è l'altra persona a dover soddisfare i nostri dettagliatissimi prerequisiti, siamo noi a dover essere in grado di chiedere aiuto. perchè? "perchè da soli non siamo capaci".
grazie mitchell, ti devo un favore.
2 comments:
Ecco, fino a questo momento ero riuscito a resistere alla tentazione di aggiungere Being Human alla lunga lista di serie tv da seguire. Ora toccherà guardare anche questa. Sei tu la responsabile, sappilo :)
aggiungi aggiungi che la serie merita davvero :)
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