in metropolitana non riesco ad aprirlo completamente e quando lo faccio la gente mi guarda: infastidita dall'appropriazione indebita di spazio e stupita dai suoi colori.
lo leggo a rate: un giorno porto la sezione attualità, il giorno dopo lo speciale libri, quello dopo ancora la cronaca locale e poi i fumetti.
il luogo ideale per leggere (tutto) il san francisco panorama è un tappeto abbastanza largo per potercisi sdraiare con il giornale (poco più grande del nostro corriere della sera) spalancato di fronte.
arriva nella cassetta della posta in una busta enorme, proprio come l'edizione speciale domenicale dei giornali anglosassoni che vediamo nei film: immenso, insomma. immenso come il lavoro del team che l'ha pensato, disegnato e realizzato.
le sezioni sono: opinions & analysis, sports, food, comics, longer stories, arts 1 & 2 e i due inserti: il panorama magazine e il panorama book review.
si sa, gli americani amano fare le cose in grande.
lunedì: infilo il san francisco magazine in borsa ed esco di casa.
è una sorta di internazionale, ma con contenuti originali. graficamente curatissimo, sembra la versione intelligente del nostro (orrendo) rolling stone e più leggibile del nostro (confuso) wired.
in poco più di 100 pagine: jonah lehrer spiega perchè viaggiare rende più intelligenti, chip kidd ripensa il design del classico biglietto ferroviario (nella foto), christopher benz racconta di quella signora che smascherò sarah palin, l'avvocato alle prime armi wajahat ali ci mostra la recessione dal punto di vista di una famiglia a cui viene ingiustamente pignorata la casa e mary williams ci guida alla scoperta dell'antartide (sesso al gelo incluso).
martedì: è il giorno dell'inserto libri.
in copertina junot díaz, miranda july, roddy doyle e.
"vorrei tanto che l'italia avesse questo tipo di riviste letterarie" penso alla fermata di cadorna, prima di immergermi di nuovo nel reportage the only muscle i can't control, in diretta dalla convention mr. romance che si tiene ogni anno a houston per eleggere il ragazzo copertina (di romanzi rosa) dell'anno (nella foto in basso cj hollenbach, LA celebrità nel campo). esilarante, geniale, mi apre una finestra su un mondo sconosciuto.
vado oltre: ai racconti brevissimi (11 righe) di dick murphy e alle poesie sparpagliate tra le pagine.
mi commuovo (mi commuovo?) leggendo di una prof in pensione che le vacanze le fa seguendo le orme dei romanzi che dava da leggere ai suoi ragazzi (letture consigliate da lisa morehouse? sula, di toni morrison e l'autobiografia di malcolm x).
rido all'intervista di dave eggers a junot díaz (in rosa shocking nella foto) e comincio a pensare che james franco non sia un idiota (grazie alla sua bella conversazione con miranda july).
mercoledì: la sezione arte, che è decisamente la più creativa.
diciamoci la verità: leggere recensioni non è sempre divertente, e ve lo dice una abbonata a internazionale nonchè (ex) fedele lettrice del mucchio selvaggio e di blow up.
quella che vedete qui sopra è solo una frazione del grafico multicolore (qui intero) che illustra la scena musicale di san francisco. tanto per cominciare.
e per continuare: la recensione di fantastic mr. fox è scritta da un comitato di giovanissimi lettori, c'è una macchina del tempo che riproduce recensioni direttamente dagli anni 80 e uno splendido articolo sulla grafica (orrenda) delle copertine dei dvd.
la musica? l'intervista a thao nguyen è scritta a mano e i cd vengono recensiti nel modo classico, sì, ma sono accompagnati anche da un grafico a torta per le influenze musicali e un grafico xy che rappresenta l'indice di godimento delle singole canzoni.
eh.
ciliegina sulla torta? i passi di (quasi) danza utili se tu e il tuo gruppo aspirate a diventare i nuovi death cab for cutie.
la sezione dedicata ai bambini è la più curiosa. nel senso che è strana e nel senso che incuriosisce, che - per chi se lo stesse chiedendo - è un po' il segreto di pulcinella per avvicinare i bambini a quella cosa chiamata cultura che noi adulti sappiamo rendere così noiosa.
i classici labirinti e giochi da corriere dei piccoli sono accompagnati dall'imprescindibile sezione how to fake a horrible illness (foto sopra) e da una splendida pagina illustrata con le rappresentazioni degli animali marini che si trovano sulla pacific coast.
ovviamente non mancano i fumetti e un cartonato per costruire rocket sam, il razzo che ha bisogno del tuo aiuto per tornare a casa (foto sotto).
giovedì è il momento dell'attualità con una mappa ragionata del conflitto in congo, un reportage sul degrado ambientale (causa marijuana) della contea di mendocino e un articolo sulla costruzione di un ponte che neanche quello sullo stretto.
la sezione cucina contiene i 58 passi (fotografati) che conducono un agnello dalla fattoria al piatto, ricette illustrate e recensioni dei ristoranti più sottovalutati di san francisco.
incontenibile è l'aggettivo che mi viene in mente per descrivere un giornale così creativo, stimolante eppure tradizionale: sì, perchè il san francisco panorama è il progetto di dave eggers e soci per dimostrare che il mezzo carta stampata non è morto e sepolto, anzi.
è un banalissimo quotidiano ma senza niente di banale. ogni particolare è pensato, ogni articolo è scritto con estrema bravura (e senza refusi). le fotografie non sono decorative, ma completano il significato dei pezzi, così come le illustrazioni. persino la sezione di sport (con uno speciale di stephen king) è interessante.
certo il kindle e l'ipad sono un piacere per gli occhi, ma sono davvero il futuro?
siamo sicuri che il continuo sottrarre fisicità alle esperienze e agli oggetti che ci circondano sia un cambiamento del tutto positivo?
detto questo, sono sicura che anche noi italiani abbiamo i contenuti, la creatività e la profondità per realizzare un prodotto del genere (invece di copiarlo), che riesca a fare cultura senza annoiare e senza cadere nel gossip, come molti quotidiani fanno.
e no, non sarebbe un prodotto di nicchia per radical chic di città o alterna-pacco di campagna, la gente lo leggerebbe, o almeno finirebbe col leggere il mio, mentre lo spalanco sul sedile della metro direzione sesto marelli alle 8 di mattina.
ps. il san francisco panorama si può ordinare online, si spendono circa 50 dollari spedizione inclusa. ne vale la pena.
lo leggo a rate: un giorno porto la sezione attualità, il giorno dopo lo speciale libri, quello dopo ancora la cronaca locale e poi i fumetti.
il luogo ideale per leggere (tutto) il san francisco panorama è un tappeto abbastanza largo per potercisi sdraiare con il giornale (poco più grande del nostro corriere della sera) spalancato di fronte.
arriva nella cassetta della posta in una busta enorme, proprio come l'edizione speciale domenicale dei giornali anglosassoni che vediamo nei film: immenso, insomma. immenso come il lavoro del team che l'ha pensato, disegnato e realizzato.
le sezioni sono: opinions & analysis, sports, food, comics, longer stories, arts 1 & 2 e i due inserti: il panorama magazine e il panorama book review.
si sa, gli americani amano fare le cose in grande.
lunedì: infilo il san francisco magazine in borsa ed esco di casa.
è una sorta di internazionale, ma con contenuti originali. graficamente curatissimo, sembra la versione intelligente del nostro (orrendo) rolling stone e più leggibile del nostro (confuso) wired.
in poco più di 100 pagine: jonah lehrer spiega perchè viaggiare rende più intelligenti, chip kidd ripensa il design del classico biglietto ferroviario (nella foto), christopher benz racconta di quella signora che smascherò sarah palin, l'avvocato alle prime armi wajahat ali ci mostra la recessione dal punto di vista di una famiglia a cui viene ingiustamente pignorata la casa e mary williams ci guida alla scoperta dell'antartide (sesso al gelo incluso).
martedì: è il giorno dell'inserto libri.
in copertina junot díaz, miranda july, roddy doyle e.
"vorrei tanto che l'italia avesse questo tipo di riviste letterarie" penso alla fermata di cadorna, prima di immergermi di nuovo nel reportage the only muscle i can't control, in diretta dalla convention mr. romance che si tiene ogni anno a houston per eleggere il ragazzo copertina (di romanzi rosa) dell'anno (nella foto in basso cj hollenbach, LA celebrità nel campo). esilarante, geniale, mi apre una finestra su un mondo sconosciuto.
vado oltre: ai racconti brevissimi (11 righe) di dick murphy e alle poesie sparpagliate tra le pagine.
mi commuovo (mi commuovo?) leggendo di una prof in pensione che le vacanze le fa seguendo le orme dei romanzi che dava da leggere ai suoi ragazzi (letture consigliate da lisa morehouse? sula, di toni morrison e l'autobiografia di malcolm x).
rido all'intervista di dave eggers a junot díaz (in rosa shocking nella foto) e comincio a pensare che james franco non sia un idiota (grazie alla sua bella conversazione con miranda july).
mercoledì: la sezione arte, che è decisamente la più creativa.
diciamoci la verità: leggere recensioni non è sempre divertente, e ve lo dice una abbonata a internazionale nonchè (ex) fedele lettrice del mucchio selvaggio e di blow up.
quella che vedete qui sopra è solo una frazione del grafico multicolore (qui intero) che illustra la scena musicale di san francisco. tanto per cominciare.
e per continuare: la recensione di fantastic mr. fox è scritta da un comitato di giovanissimi lettori, c'è una macchina del tempo che riproduce recensioni direttamente dagli anni 80 e uno splendido articolo sulla grafica (orrenda) delle copertine dei dvd.
la musica? l'intervista a thao nguyen è scritta a mano e i cd vengono recensiti nel modo classico, sì, ma sono accompagnati anche da un grafico a torta per le influenze musicali e un grafico xy che rappresenta l'indice di godimento delle singole canzoni.
eh.
ciliegina sulla torta? i passi di (quasi) danza utili se tu e il tuo gruppo aspirate a diventare i nuovi death cab for cutie.
la sezione dedicata ai bambini è la più curiosa. nel senso che è strana e nel senso che incuriosisce, che - per chi se lo stesse chiedendo - è un po' il segreto di pulcinella per avvicinare i bambini a quella cosa chiamata cultura che noi adulti sappiamo rendere così noiosa.
i classici labirinti e giochi da corriere dei piccoli sono accompagnati dall'imprescindibile sezione how to fake a horrible illness (foto sopra) e da una splendida pagina illustrata con le rappresentazioni degli animali marini che si trovano sulla pacific coast.
ovviamente non mancano i fumetti e un cartonato per costruire rocket sam, il razzo che ha bisogno del tuo aiuto per tornare a casa (foto sotto).
giovedì è il momento dell'attualità con una mappa ragionata del conflitto in congo, un reportage sul degrado ambientale (causa marijuana) della contea di mendocino e un articolo sulla costruzione di un ponte che neanche quello sullo stretto.
la sezione cucina contiene i 58 passi (fotografati) che conducono un agnello dalla fattoria al piatto, ricette illustrate e recensioni dei ristoranti più sottovalutati di san francisco.
incontenibile è l'aggettivo che mi viene in mente per descrivere un giornale così creativo, stimolante eppure tradizionale: sì, perchè il san francisco panorama è il progetto di dave eggers e soci per dimostrare che il mezzo carta stampata non è morto e sepolto, anzi.
è un banalissimo quotidiano ma senza niente di banale. ogni particolare è pensato, ogni articolo è scritto con estrema bravura (e senza refusi). le fotografie non sono decorative, ma completano il significato dei pezzi, così come le illustrazioni. persino la sezione di sport (con uno speciale di stephen king) è interessante.
certo il kindle e l'ipad sono un piacere per gli occhi, ma sono davvero il futuro?
siamo sicuri che il continuo sottrarre fisicità alle esperienze e agli oggetti che ci circondano sia un cambiamento del tutto positivo?
detto questo, sono sicura che anche noi italiani abbiamo i contenuti, la creatività e la profondità per realizzare un prodotto del genere (invece di copiarlo), che riesca a fare cultura senza annoiare e senza cadere nel gossip, come molti quotidiani fanno.
e no, non sarebbe un prodotto di nicchia per radical chic di città o alterna-pacco di campagna, la gente lo leggerebbe, o almeno finirebbe col leggere il mio, mentre lo spalanco sul sedile della metro direzione sesto marelli alle 8 di mattina.
ps. il san francisco panorama si può ordinare online, si spendono circa 50 dollari spedizione inclusa. ne vale la pena.
2 comments:
mi piace molto l'idea di recensire giornali stranieri. molto.
(e anche la nuova titolazione)
grazie alli :) detto da te fa la differenza
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