lunedì 24 agosto 2009

sì viaggiare. coi libri.

metafore, luoghi comuni, banalità. come possiamo evitarli quando vogliamo parlare di letteratura di viaggio? forse, semplicemente, non possiamo. l'argomento è trito e ritrito. ne ha scritto chiunque, dai grandi autori della letteratura mondiale ai nostri vicini di casa. leggiamo per evadere, per esplorare nuovi luoghi, per imparare, per avere aneddoti da aperitivo e perchè lo fanno tutti. sta di fatto che la letteratura di viaggio è ciò che - in tempi di crisi finanziaria - ci avvicina di più al viaggiare, senza farci spendere nulla.
questi non sono i miei libri di viaggio preferiti. per il semplice motivo che spero i miei preferiti debbano ancora arrivare. questi sono dei bei libri di viaggio, ecco.

1. alessandro portelli - taccuini americani,

2. jon krakauer - into the wild,

3. michael collins - emerald underground,

4. jack kerouac - big sur,

5. mary morris - women travellers,

6. dave eggers - conoscerete la nostra velocità,

7. osvaldo soriano - un'ombra ben presto sarai,

8. mike davis - città morte,

9. tim winton - respiro,

e il decimo? datemelo voi.

4 comments:

Tob Waylan ha detto...

Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta di Pirsing e Strade Blu di Heat-moon, anche se il primo si perde un po' con tutte quelle degressioni filosofiche...

S ha detto...

diario d'irlanda, di heinrich boll.
o anche il viaggio in oriente, di le corbusier.
o i fiori di blu, di raymond queneau.
o buonanotte signor lenin.
corte sconta detta arcana, vale?
troppi, un abbraccio.
(mi hanno giusto regalato big sur : ) )

Rachele ha detto...

grazie ragazzi, lo zen in effetti tob l'avevo mollato a metà, strade blu l'ho in libreria da tanto tempo, dovrei leggerlo.
simone, i tuoi suggerimenti non sono mai troppi! anzi :) e dimmi poi se ti è piaciuto big sur. per me rimane il migliore di kerouac..

Diana ha detto...

Patagonia, Bruce Chatwin. "Il libro-simbolo di tutti i viaggi" (cit.)

 
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