mercoledì 26 agosto 2009

holding me like gravity are places that pull

tim winton in breath scrive di surf e di quel mondo di onde, tavole, blu e respiri trattenuti che la parola surf racchiude.
dice
the sea was brimming with stuff to help you forget the pain in your chest.
(it was worth the spotted vision and the roar in your skull to be able to chase a big blue groper into its lair)
l'oceano traboccava di cose che ti aiutavano a dimenticare il dolore nel petto, dice tim.
tu non hai mai fatto surf, non sai cosa vuol dire cavalcare un'onda, sentire la paura di essere travolti e l'euforia del riuscire a dominarla. l'oceano non ce l'hai nel curriculum, il mare aperto, la terra lontana e una tavola sotto di te non li conosci.
eppure quella frase.
quella frase è la risposta al tuo perchè (viaggiare?) (vivere?), è un tassello che si incastra perfettamente nel puzzle che speri, una volta finito, ti mostrerà la direzione da prendere, la scelta da fare.
di scegliere si tratta, sempre.
è la vita.
tim winton sceglie il surf perchè, nonostante i rischi e le paure, è l'unica cosa che riesce a placare il suo dolore. sceglie il surf perchè è ciò che, facendolo soffrire, calma la sua sofferenza.
è l'unica scelta possibile, per lui.
il dolore al petto del respiro trattenuto per attimi infiniti assume valore solo quando quegli attimi sono dentro un luogo che tim ama.
il dolore al petto del respiro trattenuto per attimi infiniti assume valore solo quando quegli attimi sono dentro un luogo che amiamo.
che guaranteed sia l'ultima canzone di into the wild, allora, non è più un caso.
lifting up an empty cup I ask silently that all my destinations will accept the one that's me, so I can breath.

0 comments:

 
Web Statistics