mercoledì 30 marzo 2011

in cui la confusione è grande, il mondo ancora di più

sembra tutto facile, sembra tutto difficile.
ci sono giorni in cui la vita, questa vita, è accettabile. in cui mi vedo dentro questa casa a riempirla di oggetti, di me e di ricordi, fino ad impossessarmene. ci sono giorni in cui vorrei che questa diventasse casa, sarebbe così facile.
ci sono giorni in cui la vita, questa vita, mi sembra la traduzione in ore della mancanza di coraggio e dell'indecisione.
a 28 anni non ho ancora capito come si prendono le decisioni: di pancia, di testa, d'istinto, di riflesso? come si conduce la propria vita e come la si spinge in avanti impedendole di ristagnare? queste sono domande a cui non so dare risposta.
vorrei avere la determinazione di chi sa qual è il suo sogno e vorrei che il sogno fosse uno e non dieci, cento, mille come i miei, che si affollano e spingono e non stanno in fila.
la filosofia a cui scelgo di adattarmi oggi è quella del fare, del cominciare da qualche parte, anche se quella parte sembra più un non-luogo che una direzione.
domani vedremo se l'inizio che ho scelto funziona oppure no.

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