martedì 2 novembre 2010

in cui vivo da sola

mio padre pensa sia stata colpa di mia madre,
mia madre me lo chiede,
non lo so, penso. e rispondo.
il trasloco numero tre mi occupa metà giornata e consta di 3 scatoloni e 2 borse ikea blu, quelle grandi. nessuno dei 5 stracolmo.
della mia vita mi piace pensare che, con il suo procedere, perderà per strada cose e cimeli e vestiti e cd e si farà più concreta abbandonando la concretezza degli oggetti.
c'è chi odia i traslochi, c'è chi li teme e c'è chi li ama. a me l'idea di spostare cose da un punto A a un punto B non genera particolari emozioni: nè fastidi, nè gioie.
ciò che mi rende serena è ritornare ad avere un spazio fisico ma, soprattutto, mentale per me.
una casa in fondo è questo, no?
occuparla con oggetti significherebbe un po' svuotarla d'altro. così, le uniche cose che mi sono portata sono quattro libri da leggere, un fumetto di calvin e hobbes e i cd di bruce springsteen,
i primi che ho suonato mentre stesa sul divano pensavo: anche questa è casa.
anche questa non lo sarà per sempre.
se c'è una promessa che vorrei fare e mantenere con me stessa è questa.

1 comments:

Byron ha detto...

http://brucespringsteen.net/songs/LongWalkHome.html
Welcome home, sweetie. May the Boss be with you x

 
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