sbagliano quelli che pensano "la parte più difficile del viaggio è il ritorno", sbagliano anche quelli che pensano "la parte più difficile non è il ritorno ma la partenza".
del viaggiare ciò che è più complicato non è il partire, non il tornare e nemmeno l'andare.
ciò che è difficile è: saper amare nella giusta misura i luoghi che visitiamo, ammesso che una giusta misura esista.
ciò che è difficile è: amare altri luoghi, dopo averne amato uno in particolare.
ciò che è difficile è: accettare che l'amore è precario, temporaneo e coniugato sempre all'indicativo presente.
l'amore, che sia per i luoghi o per le persone, non si coniuga al passato e non regge il futuro. non capisce la nostalgia, non accetta i rimorsi.
viaggiare, si viaggia sempre in avanti, sempre in luoghi altri .
pensare di poter ritornare sui propri passi, frequentare gli stessi luoghi, amarli ed essere amati come allora è la peggiore delle illusioni che un viaggiatore possa concedersi.
del viaggiare ciò che è più complicato non è il partire, non il tornare e nemmeno l'andare.
ciò che è difficile è: saper amare nella giusta misura i luoghi che visitiamo, ammesso che una giusta misura esista.
ciò che è difficile è: amare altri luoghi, dopo averne amato uno in particolare.
ciò che è difficile è: accettare che l'amore è precario, temporaneo e coniugato sempre all'indicativo presente.
l'amore, che sia per i luoghi o per le persone, non si coniuga al passato e non regge il futuro. non capisce la nostalgia, non accetta i rimorsi.
viaggiare, si viaggia sempre in avanti, sempre in luoghi altri .
pensare di poter ritornare sui propri passi, frequentare gli stessi luoghi, amarli ed essere amati come allora è la peggiore delle illusioni che un viaggiatore possa concedersi.
5 comments:
hai paura a tornare nel paese che hai amato? però è come con le persone: tocca affrontarle di petto, provare a frequentarle, altrimenti resti solo col ricordo bello della volta prima, e non sai com'è davvero un passo ogni volta più in profondità.
no assolutamente, non è paura di tornare nel paese che ho amato.
è più che altro la sensazione che tutto sia più o meno precario e che non ci sia ragione nell'attaccarsi a un luogo in particolare, rendendolo l'unico. volenti o nolenti i luoghi e le persone passano...no?
il viaggio migliore è quella da cui si torna leggeri
bella definizione :)
i luoghi e le persone passano, sì. non c'è l'amore per sempre - o puoi dirlo solo alla fine di tutto, non prima - io questo l'ho sempre pensato fortemente. però vivere un amore in quel momento è gioia piena, è ardore, anche. (poi il fatto che non dobbiamo dipendere da un luogo o da una persona per stare in piedi, è un'altra storia; ma questo non vuol dire che non dobbiamo farci del bene.)
Posta un commento