tra i pro e i contro della moto:
il tutto sintetizzabile in tre semplici concetti: movimenti, destinazioni e programmi.
il tutto ulteriormente riassumibile in un folgorante unico concetto che, una volta interiorizzato e applicato alle nostre vite, le migliorerà di molto:
obiettivi.
sono arrivata alla conclusione che, nella propria vita, si possa scegliere tra l'essere felice o il piangersi addosso. è questione di scelta? nella nostra parte di mondo: sì.
così potremmo star qui tutti quanti a piangerci addosso per il grigiume delle nostre vite, per l'amore che manca e l'amicizia che latita, per il lavoro che non è quello dei nostri sogni e per i compromessi che sono all'ordine di ogni santo giorno. oppure potremmo - la butto lì, eh - potremmo imparare a conoscerci e a essere, da soli, le nostre ancore di salvezza, afferrandoci al volo proprio mentre siamo sull'orlo del precipizio dell'autocommiserazione.
sono stata la regina del piangersi addosso e forse ancora per quest'anno non riuscirò a rifilare la corona a un'altra, ma ci provo. conosco le strade che prendo quando voglio lamentarmi della mia vita, conosco i trucchi e le debolezze, perchè sono le mie, costruite in anni e anni di insicurezze e insoddisfazioni.
ma perchè darsi corda? che senso ha stare male se si può scegliere di stare bene?
obiettivi.
magari più di uno. puntare a qualcosa che ci renda felici, rispolverare la scatola dei lego e cominciare a costruire attorno a noi un mondo che non ci dia tempo nè spazio per deprimerci.
non scegliere mai soltanto obiettivi a lungo termine, ma disseminare le giornate con obiettivi in miniatura.
io,
corro perchè farlo calma il mio desiderio di evasione,
fotografo perchè ogni scatto mi regala un pò della pazienza che mi manca,
decoro pareti per non lasciarmi inaridire dai compromessi
obiettivi
dirai: hai scoperto l'acqua calda
dirò: già, ma meglio tardi che mai.
pro: il casco asciuga i capelli in fretta e con la piega giusta, l'aggrapparsi per non volare via tonifica le braccia (ideale per l'estate), non esiste nessun altro mezzo che rappresenti meglio il concetto di fuga.la moto è una gran bella invenzione e s'aggiunge immediatamente al breve elenco delle cose che mi fanno tornare il buon umore e che sono, nell'ordine: la corsa, la bici, un aereo da prendere e dei progetti da portare avanti.
contro: non si riesce a parlare con il proprio compagno di viaggio, non si può ascoltare musica e non si può cambiare canzone con un rapido movimento del dito indice della mano destra sul lettore mp3 collegato alla radio
il tutto sintetizzabile in tre semplici concetti: movimenti, destinazioni e programmi.
il tutto ulteriormente riassumibile in un folgorante unico concetto che, una volta interiorizzato e applicato alle nostre vite, le migliorerà di molto:
obiettivi.
sono arrivata alla conclusione che, nella propria vita, si possa scegliere tra l'essere felice o il piangersi addosso. è questione di scelta? nella nostra parte di mondo: sì.
così potremmo star qui tutti quanti a piangerci addosso per il grigiume delle nostre vite, per l'amore che manca e l'amicizia che latita, per il lavoro che non è quello dei nostri sogni e per i compromessi che sono all'ordine di ogni santo giorno. oppure potremmo - la butto lì, eh - potremmo imparare a conoscerci e a essere, da soli, le nostre ancore di salvezza, afferrandoci al volo proprio mentre siamo sull'orlo del precipizio dell'autocommiserazione.
sono stata la regina del piangersi addosso e forse ancora per quest'anno non riuscirò a rifilare la corona a un'altra, ma ci provo. conosco le strade che prendo quando voglio lamentarmi della mia vita, conosco i trucchi e le debolezze, perchè sono le mie, costruite in anni e anni di insicurezze e insoddisfazioni.
ma perchè darsi corda? che senso ha stare male se si può scegliere di stare bene?
obiettivi.
magari più di uno. puntare a qualcosa che ci renda felici, rispolverare la scatola dei lego e cominciare a costruire attorno a noi un mondo che non ci dia tempo nè spazio per deprimerci.
non scegliere mai soltanto obiettivi a lungo termine, ma disseminare le giornate con obiettivi in miniatura.
io,
corro perchè farlo calma il mio desiderio di evasione,
fotografo perchè ogni scatto mi regala un pò della pazienza che mi manca,
decoro pareti per non lasciarmi inaridire dai compromessi
obiettivi
dirai: hai scoperto l'acqua calda
dirò: già, ma meglio tardi che mai.
1 comments:
ah, son d'accordissimo: andare in moto con mia sorella è tra le cose che preferisco in assoluto : P
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